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LEZIONE 1 (dal punto di vista del BULL)


di porcelli321
24.01.2021    |    9.740    |    3 9.0
"Lei aveva ormai perso ogni freno inibitore e mi implorava di non smettere di ficcarglielo tutto dentro..."
Mi è sembrato interessante riproporre la prima volta che scoprii la vera natura di mia moglie rivedendo la serata con gli occhi del mio amico Giorgio che fu artefice del cambiamento.

Sono Giorgio e stasera insieme a Tommaso, Stefano e Marco andremo a casa di Franco per vedere la partita. Mi attira sempre molto andarci perché, a parte la partita, mi piace gustarmi Teresa sua moglie. Da quando me l’ha presentata ho un solo pensiero in testa : sentirla gemere sotto i colpi del mio cazzo grosso e duro mentre la monto come una cagna.
Certo è un pensiero non molto onorevole da avere verso la moglie del tuo amico ma vi confesso che mi fa sangue solo a vederla muoversi sinuosa. A prima vista rimane un tipo tranquillo non appariscente ma a ben vedere mi sembra di scorgere nei suoi occhi una voglia repressa di sesso vero, estremo.
La cosa si è accentuata pochi giorni fa mentre eravamo tutti al mare. Capitò che io e lei stavamo nuotando lontano da tutti gli altri con maschera e pinne girando intorno al promontorio nascosti dalla vista degli altri. Lei fece una immersione e quando emerse sembrava aver bevuto e annaspava un po'; io allora la presi al volo e la sorressi portandola verso di me. Fu in quel momento che mi accorsi che il suo reggiseno si era spostato facendole uscire i seni belli sodi con i capezzoli duri. A quella vista mi eccitai immediatamente visto che lei da tempo era nei miei sogni perversi. Fu così che quando la portai verso di me per tenerla a galla lei potè sentire il mio cazzo duro e fuori dal costume
Mi fece allora un sorriso malizioso dicendomi: “Dai non fare lo stupido e rimettiti a posto il costume. Non ti sembra di esagerar?”
Io allora le dissi : ”Non è colpa mia se mi fai questo effetto. Del resto tu sarai abituata a certe cose. Non penso ti scandalizzi un cazzo eccitato”
Lei sempre con voce calda mi rispose: “Sono le misure che mi imbarazzano. Non mi era mai capitato di sentirne uno di queste dimensioni. Li avevo visti solo in qualche filmetto porno.”
Io allora le dissi che se avesse voluto avrebbe potuto anche prendermelo in mano a patto che io le avessi potuto fare lo stesso con i suoi seni. Ma senza attendere la sua risposta le iniziai a palpare entrambi i seni con le mie mani vogliose.
Lei fu presa alla sprovvista e mi pregò di smetterla per paura che qualcuno ci vedesse ma io le feci notare come fossero nascosti dagli scogli e di approfittare per impugnarmi l’asta e sentire un cazzo vero come fosse.
Dopo un attimo di esitazione si fece coraggio e sentii la sua mano afferrarmi l’asta grossa e dura; iniziò a palparmi per sentire la durezza e la grandezza poi con l’altra mano fece lo stesso con i coglioni. Mi stava lavorando in modo sapiente cazzo e palle e iniziò a fare commenti sempre più eccitati su come non fosse abituata a certe misure e durezza.
Volli osare di più e con una mano le tirai giù il costume per saggiarle la sua fica depilata. Appena le misi una mano tra le cosce la sentii mugolare e arrossire; era super eccitata e vogliosa. Iniziai a giocare col suo clitoride ormai turgido e la vidi chiudere gli occhi mentre iniziava a segarmi sempre più avidamente.
Capendo che era ormai persa le ficcai due dita in fica senza preavviso; la sua reazione fu travolgente visto che ebbe un improvviso orgasmo che la scosse tutta. Io sempre più eccitato aumentai il ritmo delle dita in fica con il risultato che lei non smetteva più di orgasmare e segarmi.
A quel punto la presi sotto le braccia e le misi il cazzo tra le cosce posizionando la cappella sulla sua fica vogliosa. Era un azzardo ma la vedevo troppo eccitata e vogliosa per farmi perdere l’occasione
Quando lei capì cosa volessi fare mi implorò di smettere per paura di essere scoperti. Ma la sua eccitazione era ormai alle stelle e quando sentì la mia cappella che iniziava a forzare l’entrata della fica mi iniziò a dire: “Si porco dai fammelo sentire dentro. Fammi diventare la tua troia.” A quelle parole non resistetti più e con un colpo le ficcai la cappella dentro sentendola cedere dopo un attimo di resistenza. Appena dentro mi implorò di far piano perché era come se la stessero scopando per la prima volta per come me lo sentiva grosso e duro. Mi fermai un attimo per farla abituare e quando la sentii tranquilla cominciai a scoparmela con sempre più forza.
Lei aveva ormai perso ogni freno inibitore e mi implorava di non smettere di ficcarglielo tutto dentro. Aveva una voce calda e vogliosa mai sentita prima e mi diceva: ”Si . Si sei un vero toro da monta ed io voglio essere la tua vacca. Dai sfondami tutta fammi sentire donna come mai prima. Siiiiii. Voglio godermi il tuo cazzo dai porco”
Mi sembrava impossibile ciò che stava accadendo: io che a pelle mi stavo scopando la moglie del mio amico con lei evidentemente persa in orgasmi caldi e profondi mai provati prima. Decisi di approfittare della situazione e cercare di aumentare il livello di perversione.
Decisi allora di vedere fino a che punto lei fosse persa per me e il mio cazzo e la misi alla prova staccandomi da lei e lasciandola a metà con il suo godimento. Lei mi guardò delusa e mi disse perché avessi smesso di scoparmela. Io le dissi che la volevo troppo ma non potevo fare un torto così ad un caro amico. Vidi la delusione sul suo viso e cercandomi di prendere ancora il cazzo in mano mi disse :”No ti prego non puoi lasciarmi così. Voglio sentirti godere dentro di me. Voglio farmi riempire tutta dalla tua sborra calda. Non pensare al tuo amico che non è mai riuscito a farmi godere come stai facendo ora tu in pochi minuti. Dimmi cosa devo fare per dimostrarti che ti voglio. Sono disposta a tutto”
Era quello che volevo sentirmi dire e con aria innocente le dissi :”Ti voglio troppo e non mi accontento di una scopatina veloce. Voglio sapere che tu sei disposta a soddisfarmi senza limiti e pronta a tutto per me”
Lei mi rispose che potevo chiederle tutto e lei avrebbe ubbidito docilmente ma dovevo finire di montarmela e godere in lei. Ripresi allora a scoparmela dicendole cose sempre più sconce:”Sei una gran troia ninfomane. Ma lo sa tuo marito che è un cornuto? Del resto deve avere un cazzetto se dici che non ti ha mai fatto godere così come stai facendo ora. Vacca schifosa”
Lei che invece di prendersela iniziò ad aumentare il piacere e a dirmi: “ SI.Si sono una vacca schifosa e tu il mio toro. Montami tutta dai svuotati i coglioni dentro di me. Non ti dispiacere del tuo amico merita ad essere un cornuto visto che ha degli amici porci come te.”
A quelle parole la scopata divenne ancora più violenta e quando la sentii orgasmare di nuovo e dirmi di sfondarla tutta decisi che era venuto il momento per sborrarle dentro tutta la mia perversione. Le inondai la fica, l’utero con una decina di schizzate. Non avevo freni le afferrai i seni e glieli strizzai con forza strappandole gridi di piacere e dolore.
Prima di lasciarla le dissi che ormai lei era la mia schiava e lei con tono arrendevole rispose “SI padrone”.
Tornammo agli ombrelloni separatamente per non dare nell’occhio. Lei sembrava distrutta evidentemente la scopata aveva fatto il suo effetto.
Il giorno dopo la chiamai e le dissi che come tutti i mercoledì io e gli altri amici saremmo andati a casa loro per la partita e che avevo una idea porcella da mettere in pratica. Quando lei la sentì iniziò a protestare ma io le ricordai che se avesse voluto provare ancora il piacere vero non poteva rifiutarsi. Lei mi disse che aveva paura della reazione del marito e che poi non era detto che sarebbe piaciuta anche agli altri amici.
Per tranquillizzarla le risposi che avremmo iniziato il giochino e ci saremmo fermati in caso di problemi con il marito e nel caso gli altri amici non avessero apprezzato la situazione.
Eccoci quindi arrivati al famoso mercoledì. Io non avvertii gli altri del mio piano volendo far apparire del tutto casuale quanto sarebbe successo. Dissi loro di anticipare l’appuntamento e di portare del prosecco freddo per ravvivare la serata chiedendo loro di far bere i padroni di casa senza farsene accorgere.
Pensavano ad un banale scherzo e mai avrebbero sospettato ad un mio progetto così perverso.
Quando arrivammo lei ci accolse così come la avevo ordinato con un vestitino leggero e corto normale al mare ma meno per accogliere ospiti a casa visto che bastava poco per mettere in mostra la sua bellezza.
In effetti i miei amici furono stupiti e mi guardarono perplessi visto che Teresa non si era mai presentata così. Iniziarono comunque a servire il prosecco e dopo mezz’ora erano state scolate già due bottiglie. In particolar modo Franco sembrava aver gradito non poco e ascoltava la conversazione con aria beata ignaro di quanto stesse per accadere. Io iniziai a parlare dell’arte delle donne di sedurre l’uomo e di come fossero loro a decidere da chi farsi scopare facendo illudere noi maschietti di essere i conquistatori. Ben presto la discussione passò a come le donne sapessero stimolare la parte porcella di noi maschietti sia con gli atteggiamenti che con i vestiti; in particolar modo con l’intimo. Quasi a bruciapelo allora chiesi a Teresa quale fosse il suo intimo più provocante.
Lei titubando e guardando sempre verso il marito iniziò a descrivercelo strappando consensi da tutti noi. Poi le dissi che però un conto era descriverlo un conto era vederlo e le dissi che lei non avrebbe mai avuto il coraggio di mostrarsi li davanti a tutti noi con il suo intimo più provocante. Lei protestò schernendosi e dicendoci che le nostre donne erano tutte più belle di lei; tutti noi iniziammo a deriderla per come fosse puritana e bigotta. I miei amici partecipavano pensando ad uno scherzo mentre Franco volendo difendere la moglie cercava di farci cambiare discorso.
Io solo mi accorsi che Teresa era sparita da circa dieci minuti visto che nel frattempo era iniziata la partita e tutti si erano posizionati per gustarsela. Non credevo di essere stato così convincente con lei ma ancora non sapevo se lei fosse sparita e basta o se si stesse preparando così come io nella telefonata le avevo ordinato.
Quando ormai non ci speravo più lei rientrò in sala ed io non credevo ai miei occhi. Teresa, da brava cagnolina ubbidiente, era vestita solo con un intimo super provocante arricchito da un tacco 12 che le slanciava le gambe e metteva ancora più in evidenza il suo bel culo incorniciato da un tanga molto invitante.
Senza dire nulla iniziò a girare tra di noi servendo il prosecco come se nulla fosse e quando ci ebbe servito a tutti ci invitò a brindare alla scommessa che lei aveva vinto. Io mi gustavo le loro facce e in particolare quella del marito che sembrava aver visto un fantasma. Tentò di dire qualcosa ma gli amici lo anticiparono iniziando a fare complimenti a Teresa prima sull’intimo e poi sulla sua sensualità invitandola a sfilare davanti a noi per farci gustare meglio tutto quel ben di Dio.
Franco si alzò in piedi visibilmente arrabbiato ordinandoci di rimetterci a vedere la partita e a Teresa di andare a rivestirsi e farla finita.
Di tutta risposta Marco spense la TV dicendo che Teresa era più interessante da vedere. Allora intervenni io, che ero rimasto in silenzio fino a quel momento, dicendo che ci voleva una bella foto ricordo e prendendo il cellulare mi misi vicino a lei per un selfie. Anche gli altri vollero foto con Teresa e poi le chiesero di mettersi in posa per fotografarla anche da sola.
Poi ordinai a Franco di farci lui una foto a noi quattro con Teresa in mezzo a loro
Franco protestò vivamente e ordinò di nuovo a Teresa di andarsi a rivestire e a noi di andarcene. Io mi avvicinai a lui e gli dissi” Dai Franco non prendertela. Non c’è nulla di male del resto siamo i tuoi migliori amici e non devi preoccuparti di nulla. Se le facciamo qualche complimento è normale visto che moglie eccitante e sensuale che hai. Del resto anche tu non sei rimasto insensibile allo spettacolo” E così dicendo gli afferrai, da sopra i pantaloni della tuta, il cazzo eccitato in mano facendolo notare agli altri e dicendo :”Caro Franco è strano questa tua eccitazione visto che dovresti essere abituato a vedere tua moglie così conciata. Non è che ti eccita vederla così mezza nuda in mezzo ad altri uomini? Sei un gran porco caro mio per cui non fare il finto arrabiato e goditi tua moglie” Per umiliarlo ancora di più impugnai con l’altra mano il mio pacco eccitato e continuai” Franco che pena che mi fai con il tuo cazzetto piccoletto. Ma pensa Teresa cosa si è persa in tutto questo tempo. E tu Teresa lo sapevi di avere un marito porcello che si eccita a vederti mezza nuda in mezzo a noi?”
Le mie parole sembravano averlo colpito in pieno stomaco visto che si ammutolì e divenne tutto rosso per la vergogna.
Non lo mollai e gli ordinai di farci delle foto a noi quattro insieme alla moglie messa in mezzo a noi che iniziammo a palparla ovunque mentre ci mettevamo in posa.
Poi Tommaso ordinò a Franco di mettere su un po' di musica e disse a Teresa di farci vedere come ballava per noi. Lei ci regalò uno spettacolo superbo muovendosi sensualmente davanti a noi senza vergogna. Poi Tommaso si avvicinò a lei e iniziò a ballare con Teresa facendole sentire il suo cazzo in tiro. A quel punto andai anche io e mettendomi dietro a Teresa iniziai a ballare con lei in mezzo a noi due. Poi cedemmo il posto agli altri due che si godettero il corpo ormai voglioso di Teresa sotto lo sguardo inebedito di Franco.
Mi avvicinai a lui e gli sussurrai nell’orecchio” ma sapevi di avere una moglie così sensuale? Ti rendi conto che ora si farebbe fare qualsiasi cosa noi volessimo?Guarda come si strofina sui nostri cazzi duri? Quella ha voglia di cazzi così visto che tu evidentemente non la soddisfi” poi continuai :” Dai vieni a ballare anche tu con tua moglie insieme a me. Facciamo anche una scommessa se si farà baciare in bocca da me dovrai organizzare un’altra serata come questa in cui noi potremmo fare tutto ciò che vorremo con Teresa”
Lui sconvolto da tutto ciò che stava vedendo accettò pensando di conoscere ancora sua moglie convinto che avrebbe rifiutato.
Io allora mi rivolsi a Teresa e le dissi “Ho voglia di ballare con te insieme a tuo marito “
Io la strinsi a me e feci mettere Franco alle sue spalle. Le feci sentire il mio cazzo duro per lei e iniziai a lavorarle il collo con baci, morsi e leccate. Lei si stava sciogliendo e sottovoce mi pregava di non trattarla così davanti a tutti. Tanto per farle capire il suo ruolo le presi i capelli con una mano e la staccai da me e dopo essermi sincerato che Franco stesse guardando iniziai a baciargli la moglie in modo osceno a piena lingua in bocca. Lei non tentò neanche di resistere e rispose al mio bacio osceno in modo eccezionale lavorandomi la lingua come fosse un cazzo piantatole in bocca. Mentre la baciavo mi gustavo la vista di Franco ormai perso e arresosi a quanto stava vedendo ancora incredulo.
Poi arrivò Tommaso che mi disse che ora toccava a lui. Franco tentò di staccarsi ma Tommaso lo blocco costringendolo a rimanere dietro la moglie a guadarlo mentre iniziava a tirarle fuori i seni dal corpetto e iniziando a lavorarsi i capezzoli duri a colpi di lingua. Teresa iniziò a gemere sommessamente non potendo più resistere a quel trattamento e sussurrandomi “ Caro hai degli amici favolosi. Mi stanno facendo provare brividi in tutto il corpo. E sono tutti ben dotati i porcelli”
Poi si fecero avanti anche gli altri due che dopo averla baciata sempre in bocca si dedicarono a torturarle i capezzoli e il clitoride senza pietà. A quel punto i gemiti divennero forti e lei per il piacere degli orgasmi si piegava sulle gambe.
Le tolsi gli slip e glieli diedi dicendogli di sentire come fossero zuppi della voglia di cazzo di Teresa. Poi dissi a Franco che ora era giunto il momento di bere alla fonte dell’eccitazione di sua moglie. La presi e la misi sul tavolo a gambe larghe iniziando a lavorarmi la sua fica zuppa a colpi di lingua. Passai poi al clitoride che iniziai a succhiare e a mordicchiare. La sentivo sempre più eccitata e prima che arrivasse all’orgasmo mi alzai da lei e le dissi che se voleva che poi continuassimo a farla godere lei avrebbe dovuto convincere Franco a essere lui stesso a chiederci di farla diventare la loro cagna non solo per quella sera.
Lei subito si avvicinò al marito e iniziò a implorarlo di fare ciò che io avevo chiesto. Poi vedendo che non riusciva a convincerlo le prese il cazzo in mano e gli disse “Porco non fare tanto il puritano. Non senti come sei eccitato nel vedere tua moglie usata da questi 4 porci? Ti eccita sentirti così cornuto? Dai posso fare di meglio. Se mi fai scopare da loro poi ti farò scopare anche a te in modo da sentire come il tuo cazzetto ci andrà largo nella mia fica sfondata” Mentre gli parla la cagna lo masturbava lentamente tanto che alla fine lo sentimmo implorarci “vi prego amici miei scopatemi la moglie ma poi fatemela scopare anche a me” Finito di parlare il cornuto sborrò in mano alla moglie che in modo porcello gliela avvicinò alla bocca orinandogli di pulirgliela tutta con la lingua. Lui docilmente ubbidì incrociando il mio sguardo e mostrandomi che ormai aveva perso ogni dominio sulla moglie.
Vedendo che Franco aveva sborrato dissi a Teresa di non permettersi più di far godere il marito senza il mio permesso. Lei impaurita che il gioco finisse venne da me implorando il mio perdono e cercando di baciarmi in bocca per mostra la sua sottomissione.
Mentre tutti si stavano spogliando andai di nuovo vicino a Franco e gli chiesi cosa a Teresa non piaceva fare. Lui quasi ipnotizzato mi rispose: “non le piace la sborra in bocca; non vuole scopare senza protezioni e poi non mi ha mai dato il culo”. Io allora con voce calma gli dissi “Tranquillo nel giro di un mese le faremo fare tutto questo”
Dopo aver costretto Teresa a impugnarci i cazzi e dare al marito un suo giudizio in merito io mi andai a mettere seduto vicino al marito sul divano e le ordinai di venire da me e iniziare a farci vedere come fosse brava di bocca.
Lei iniziò a lavorarmi prima l’asta e poi i coglioni con la lingua mentre Franco guardava allibito la moglie comportarsi come una qualsiasi bocchinara. Mentre mi lavorava in quel modo le ordinai di guardare negli occhi marito cosa che fece eccitare gli altri che dissero cose oscene su come Franco stesse di nuovo a cazzo duro Poi la presi per i capelli e la costrinsi ad aprire la bocca infilandole l’asta fino in gola. La troia non riuscì a prendersela tutta fino ai coglioni ma io gliela lasciai ficcata dentro per un po' fino a che non la sentii soffocare.
La pompa andava avanti inesorabilee ad un certo punto cacciai il cazzo dalla sua bocca e le dissi che avrebbe divuto essere lei a chiederci di sborrarle in bocca davanti a suo marito.
Lei sempre più persa nella sua perversione repressa fino a quel momento di implorò senza ritegno di scaricarci i coglioni nella sua bocca promettendoci di bersi tutte le sborrate da brava cagna.
Franco non credeva più agli occhi e alle orecchie. Evidentemente davanti a se c’era una donna che non riusciva più a pensare che fosse sua moglie per come si stava comportando con noi.
Io ripresi a scoparmela in bocca fino a che le ordinai di rimanere con la bocca aperta per far vedere al cornuto come gliela avrei riempita di sborra e mentre lo facevo lei doveva continuare a fissarmi negli occhi.
Iniziai a sborrare senza pietà tutta la mia perversione e la soddisfazione di aver coronato oltre ogni previsione il mio sogno: stavo sottomettendo una donna eccitante sotto gli occhi del marito fregandomene che fosse un mio amico. Mi sentivo un gran porco perverso.
Lei si beccò almeno una decina di schizzate in bocca che ben presto fu piena di bianco liquido. Senza che le ordinassi nulla lei quando io finii di grugnire per il piacere chiuse la bocca e quando la riaprì mostro al cornuto come avesse ingoiato tutto senza storie.
Poi anche gli altri tre si fecero sbocchinare finendo anche loro di sborrarle in bocca con commenti sempre più osceni verso di lei e verso di me.
Poi io le dissi che era ora anche per lei di godere ma prima avrebbe dovuto baciarmi in bocca da brava mogliettina. Franco tentò di sottrarsi ma io gli dissi che se avesse voluto continuare a godersi lo spettacolo della moglie troia non poteva più rifiutare nulla di quanto gli avremmo ordinato. Lo vidi accettare con disgusto la prova e la cosa mi eccitò terribilmente perché ormai avevo sottomesso entrambi alle mie voglie porcelle.
Poi rimettemmo Teresa sul tavolo e mentre io le massacravo il clitoride a morsi e con la lingua gli altri di dedicavano ai seni e al collo. Lei sembrava impazzita per gli orgasmi che stava raggiungendo e ci accorgemmo che anche i seni le provocavano orgasmi indicibile se venivano stuzzicati con forza.
Alla fine della serata avevo capito che le cose erano andate meglio del previsto e che da quel momento io avevo il pieno potere su Teresa e Franco.
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